Freud usa Skype

In questi giorni ci siamo resi conto che l’uomo, colui che appartiene al genere Homo, alla famiglia degli ominidi e all’ordine dei primati, colui che è stato in grado di fare scoperte come il fuoco o di arrivare a oltrepassare il cielo per giungere sulla luna, colui che ha sempre pensato di essere il centro e il capo del mondo; si proprio lui, si è dovuto nascondere per scappare da un nemico, uno di quelli invisibili e che colpiscono senza distinzioni; un virus. L’uomo si è trovato tanto fragile davanti a una minaccia così piccola per dimensioni, fragile fisicamente, fragile nell’organizzazione, fragile nella comunicazione; ma che dire di chi era già fragile prima?

I primi interventi di chiusura e prevenzione dal virus sono arrivati tardi, colpa forse anche di un volontario ritardo nella comunicazione da parte della Cina. Ovunque e anche qui in Italia ci siamo trovati impreparati sia nelle strutture ospedaliere, colpite da una forte e incontenibile ondata di contagiati, sia nell’organizzazione delle misure di prevenzione e di chiusura delle attività che hanno portato al successivo lockdown. Quest’ultimo ha colpito psicologicamente chiunque visto che, per limitare la diffusione del nuovo coronavirus, ci viene chiesto un improvviso distacco dalla vita sociale, evitando il più possibile i contatti, mantenendo la distanza di sicurezza gli uni dagli altri e uscendo di casa il meno possibile. Il tutto ci impone un radicale cambiamento delle nostre abitudini che, inevitabilmente, mette a dura prova l’umore e la salute mentale. Per non parlare delle difficoltà di coloro che si ritrovano soli e non possono condividere con nessuno il peso di questi giorni di isolamento; tanto più , per chi soffriva già prima di ansia, depressione o altri disturbi della psiche. Per loro molti specialisti si sono organizzati per continuare il supporto a distanza via web. Perché anche Freud ai nostri giorni, col Covid19 avrebbe avuto Skype.

LE REAZIONI DEI PIÙ FRAGILI:

Le persone che soffrono di depressione tendono già di per sé a isolarsi e l’isolamento porta a concretizzare i pensieri negativi che già prima caratterizzavano le loro giornate ed è per questo che normalmente vengono spronati alla socialità, alle relazione e all’interazione con gli altri.Gli anziani spesso presentano già una situazione di ridotta interazione sociale e oggi si ritrovano ancora più esposti, più dipendenti dagli altri. L’isolamento viene vissuto in maniera ancora diversa da chi soffre d’ansia, che viene letteralmente sommerso da preoccupazioni, timori e dubbi. L’isolamento, invece, può essere per certi versi una situazione paradossale in chi soffre di disturbi ossessivi-compulsivi, poiché per esempio, i comportamenti di ossessività di coloro affetti dalla fobia della pulizia, vengono oggi per un certo senso normalizzati e chi ne soffre trova un maggior consenso e assenso da parte degli altri.

I CONSIGLI E LA TERAPIA ONLINE :

Per chi soffre di problemi psichici non è affatto semplice riuscire a gestire un lungo periodo di tempo dentro le mura di casa . La prima raccomandazione, valida soprattutto per gli ansiosi, è quella di limitare il tempo in cui ci si espone alle notizie, soprattutto se lo si fa attraverso la televisione. Si potrebbe, quindi, stabilire un orario specifico per controllare le ultime notizie. Per chi soffre di solitudine e depressione è importante sicuramente mantenere i contatti attraverso anche gli innumerevoli strumenti che abbiamo oggi a nostra disposizione, ma non solo: è necessario continuare a scegliere uno stile di vita sano, seguire un’alimentazione corretta, svolgere attività fisica e, quando possibile esporsi alla luce del sole. L’importante è che chi soffre di problemi di salute mentale non si senta abbandonato. Si possono, infatti, continuare ad avere contatti con i propri medici curanti, per trattamenti, psicoterapie e consulti, attraverso strumenti come Skype e FaceTime, inoltre i servizi di psichiatria, continuano a funzionare per tutti i casi più gravi continuando a vedere i propri pazienti a domicilio o ricorrendo, appunto, alle piattaforme sopracitate . L’Istituto di Psicoterapia della Gestalt Espressiva (IPGE) di Roma e Perugia ha deciso invece di attuare il progetto “Non distanza ma diversa vicinanza”, che come dice la Dott.sa Anna Maria Acocella: “ offre un servizio gratuito di sostegno psicologico su tutto il territorio nazionale per gli operatori sanitari, medici e infermieri, che stanno vivendo momenti di forte stress emozionale e fisico. Esso sarà attivo tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20 online tramite Skype, Whatsapp o email. Di seguito il link in allegato:

https://www.psicoterapidellagestalt.it/coronavirus

A cura di Michele Andreotti e Francesco Perretti

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